Ferruccio Fornaroli
A cinque-sei anni lo “zio” Giuanin, fratello di mia nonnacomincia a portarmi a pescare e prendere rane in unpaesino vicino a Novara. Dopo tre giorni a casa sua la malattia ” pesca” mi aveva contagiato tant’è che tornato a casa comincia la dura gavetta della pesca nei piccoli stagni vicino a casa. Dopo qualche anno, nel 1970, mi viene regalata la prima licenza di pesca e comincio a fare il pendolare con l’autobus per andare a pescare a Como alborelle e triotti e qualche raro cavedano. Da quando avevo prima il motorino e poi la moto, ho potuto ampliare il territorio che frequentavo, sono cominciate le levatacce e la pesca alle trote e vaironi nei torrenti e nelle foci sul lago con la canna fissa , le verdine e le raspette. Dopo un po’ di anni di pescate al tocco leggero e ampliando sempre più il raggio d’azione ( Lambro, Brembo, Serio, Oglio, Ticino, Adda) e qualche tentativo di pesca a cucchiaio che non mi ha mai entusiasmato, nel 1984/85 ebbi il primo incontro con la pesca a mosca grazie a un amico che aveva fatto un corso al Salmon Fly di Legnano e che ho frequentato per una decina d’ anni. Grazie all’acquisizione dei primi rudimenti, con canne poco pratiche e di dubbia qualità è iniziata un’avventura che continua a tutt’oggi, utilizzando prevalentemente la mosca sommersa e, quando le condizioni lo consentono, a secca. Ho avuto la fortuna di pescare nel Sesia quando i temoli erano tanti ma ne prendevo qualcuno casualmente, nel Toce alla ricerca di lacustri, in un Ticino con i pesci, in un Naviglio Vecchio che regalava catture spettacolari, in Jugoslavia prima della guerra del 92 (Soca, Sava, Gacka). E per altri dieci anni in Valtellina nell’Adda e negli affluenti. Oggi pesco prevalentemente nel Sesia (fiume ancora di una bellezza unica, pescabile quasi tutto l’anno con pesci naturali e difficili da catturare) con un sistema a semi sommersa che ormai mi è diventato famigliare. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di fare viaggi di pesca in Finlandia e Norvegia dove l’ambiente è incontaminato e i pesci sono tanti e autoctoni, ho potuto provare anche la pesca al salmone che è veramente stimolante.